Sport

"Vivere è volare, sport è vita"

È ormai dimostrato che l'attività sportiva comporta benefici per l'individuo sotto molteplici punti di vista: dal miglioramento delle sue condizioni fisiche e psichiche, allo sviluppo delle relazioni sociali, dall'integrazione sociale e solidale al rispetto delle regole, dalla capacità di gestione del tempo libero al rispetto per l'ambiente.
In termini più specifici lo sport svolge svariate funzioni:

  • Funzione educativa, in quanto la libera attività sportiva è un ottimo strumento per equilibrare la formazione individuale e lo sviluppo umano a qualunque età;
  • Funzione sanitaria, in quanto l'attività fisica rappresenta un'occasione di miglioramento degli stili di vita dei cittadini e può contribuire a preservare la salute e la qualità della vita fino ad un'età inoltrata;
  • Funzione sociale, in quanto lo sport è uno strumento appropriato per promuovere una società più solidale, per lottare contro l'intolleranza ed il razzismo, la violenza e l'abuso di alcol e l'uso di sostanze stupefacenti;
  • Funzione moralizzatrice in quanto portatore di valori di solidarietà, di leale concorrenza, di spirito di squadra, di fair play …

Nell'ambito del progetto "Vivere è Volare, Sport è Vita", teso a valorizzare l'attività sportiva in tutte le sue forme, l'Amministrazione Comunale di Talmassons ha istituito nel 2004, con il contributo di tutte le associazioni sportive del territorio, un albo d'oro dello sport comunale per valorizzare quanti hanno operato in modo significativo nell'ambito sportivo per la comunità. Ogni anno questo albo andrà ad arricchirsi con tre nuove personalità: un atleta, un dirigente, un tifoso, che con la loro attività hanno meglio rappresentato i valori della "vita sportiva".
Nel 2004 sono stati inseriti nell'albo i due atleti olimpionici Annibale Frossi e Fabio Mangilli. Nel 2005 si sono aggiunti Ido Sgrazzutti, scelto per le abilità di atleta professioniste non meno che per la passione ora dedicata alla formazione sportiva dei giovani, Edo Vissa, che come presidente per 30 anni della Polisportiva Flambro ha saputo far crescere la società con la sua semplicità e bonarietà, ed infine la trentenne Debora Fabbro che, pur disabile, appassionata di calcio, segue tutti gli appuntamenti del Flumignano.
L'Albo d'oro è quindi per il momento così composto:

Anno ATLETA DIRIGENTE TIFOSO
2004 Annibale Frossi (olimpionico)
Fabio Mangilli (olimpionico)
   
2005 Ido Sgrazzutti Edo Vissa Debora Fabbro

Ecco chi sono i premiati di quest'anno:

"Le memorie di Ido Sgrazzutti"
Iniziai a giocare nel campionato juniores 1961/62 con la Rinascente Flambro di Bepo Toneatto. Nel 1962/63 passai al Rivignano, dove, a 16 anni, esordii in prima squadra. Nel 1963/64 passai al Latisana, dove giocai per un campionato. In quello successivo, venni ceduto alla Sangiorgina di san Giorgio di Nogaro. Fu l'inizio della mia carriera, grazie all'allenatore Silvano Moro, che in un paio di mesi trasformò la mia volontà e il mio correre a vuoto di centrocampista in un terzino di marcamento. Passai in breve in prima squadra, e di seguito nella rappresentativa giovanile del Friuli - Venezia Giulia. Nel 1965/66 ero ancora alla Sangiorgina ma le mie quotazioni salivano, giocavo con la rappresentativa del Friuli - Venezia Giulia. Infine venni convocato dalla nazionale dilettanti, dove giocai per quattro partite: a Gorizia, ad Ancona, a Lecce, a Brest.
Nella stagione 1966/67 passai all'Udinese in serie C, dove giocai 30 partite. Nella stagione 1967/68 ero ancora all'Udinese e nonostante il servizio militare alla Compagnia Atleti di Bologna giocai tutte le 38 partite del campionato. Durante il servizio militare giocai anche con la nazionale militare.
Nella stagione 1968/69 passai al Palermo, che era stato promosso in serie A, e il mio esordio in serie A avvenne il 2 febbraio 1969 contro Rombo di Tuono Gigi Riva. Durante la stagione 1969/70 ancora in serie A giocai 20 partite, ma alla fine retrocedemmo in serie B. Nel 1970/71 giocai 19 partite in serie B, e arrivammo tredicesimi. Nel 1971/72 ancora in serie B giocai tutte le 38 partite, arrivammo terzi e fummo promossi in serie A. Nel 1973/74 ritornai all'Udinese dove giocai per tre stagioni fino al 1976.
In totale con la maglia bianconera ho giocato 173 partite.
All'arrivo di Sanson il direttore Dal Cin mi disse queste parole: "Lei non rientra nei piani della società". Rimasi fermo due mesi, poi Dal Cin mi mandò a Potenza in serie D dove, per continui attacchi di tachicardia, mi dissero di sospendere l'attività.
Così nel 1977/78 mi riqualificai dilettante e giocai con il Flumignano in prima categoria, inoltre allenavo la prima squadra ed il settore giovanile, passai poi al Pozzuolo del Friuli, dove pure giocavo ed allenavo, e dove chiusi la mia attività di giocatore a 38 anni. Proseguii poi con l'attività di allenatore dei settori giovanili di Torsa, Pozzuolo del Friuli, Mortegliano, Lavariano. Dal 1997 sono rimasto senza fare niente fino alla chiamata del Flambro, dove nel finale di campionato di quest'anno abbiamo ottenuto al promozione ai play-off.
Ora sono alla Comunale Lestizza.

Edo Vissa
Nell'anno 1968 si costituisce la Società Polisportiva Flambro, polisportiva perchè oltre al calcio gli sport da praticare sono anche il gioco delle bocce, la caccia e la pesca. Subito dopo comincia l'avventura della squadra di calcio del Flambro che "va sui campi a giocare".
È il 1969 quando viene nominato vice-presidente Edo Vissa. Nel 1972 le cariche vengono rinnovate e viene eletto presidente. Inizia il primo dei 30 anni che lo videro presidente. Abbiamo potuto apprezzare le sue doti umane e sportive rivolte ad un progetto ben chiaro nella sua mente: far crescere e sviluppare la polisportiva, coinvolgendo di volta in volta tutte le forze vive ed attive del paese con lo scopo di portare in alto, come dice lui spesso, il buon nome di Flambro. Ci è riuscito. È passato sopra ai personalismi, le visioni diverse, che di solito in una comunità attiva come la nostra molto spesso si incontrano. I suoi modi di fare, la semplicità, la bonarietà, non gli hanno impedito di raggiungere le mete che si è sempre prefissato. Addirittura, per auto finanziarsi, con il coinvolgimento di tutta la comunità creò l'allevamento del baco da seta, una lettera da inviare a tutte le famiglie per relazionare sull'attività svolta ed assieme una busta per le offerte. Tutti erano generosi e questo permetteva di affrontare le difficoltà con più entusiasmo e meno rassegnazione. Poi si iniziò ad organizzare il torneo intercomunale dei bar a livello amatoriale, ancor oggi riproposto annualmente. Nel recente passato abbracciò con entusiasmo l'idea di collaborare con le altre società del Comune nella gestione dei settori giovanili ottimizzando capacità risorse e strutture. Aveva capito che il paesello, pur restando tale, poteva aprirsi a nuovi orizzonti di opportunità. Siamo quindi arrivati ai giorni nostri: è il 2002 quando Edo Vissa cede il testimone ad un nuovo presidente, Luigi Sioni, persona con la quale ha fatto un patto di sangue affinché i valori, la morale da lui seminati nel fertile terreno della condivisione, possano durare a lungo e portare i benefici in cui Edo Vissa ha sempre sperato e creduto.

Debora Fabbro
È incredibilmente appassionata di calcio, tifosa del Milan, ma la sua prima squadra è il Flumignano. Da sempre segue tutti gli appuntamenti della formazione di casa e calca i campi di calcio assieme ai giocatori gioendo tra vittorie e conquiste. Ci è parso importante e significativo sottolineare un esempio di passione sportiva così sano ed incondizionato. Grazie Debora, per l'entusiasmo che trasmetti e regali al mondo dello sport!