Territorio
Presenze romane nel territorio del Medio Friuli
Da: "Presenze Romane nel territorio del medio Friuli, a cura di T. Cividini e P. Maggi".
Il territorio che qui viene esaminato rientra nel settore centrale del Medio Friuli e si colloca a cavallo della fascia delle risorgive, elemento di separazione tra la coltre ghiaiosa e permeabile tipica dell'alta pianura ed i terreni impermeabili di matrice limoso-argillosa caratteristici della bassa pianura.
Consideriamo ora nel dettaglio il quadro degli insediamenti romani: le carte elaborate a conclusione delle ricerche (cfr. Figg. 4-5) risultano eloquenti ed indicano chiaramente che il settore preferenziale per le scelte abitative è stato quello a settentrione della fascia dei punti di risorgenza, dove si sono censiti 36 siti su un totale di 38. Questa prima osservazione, supportata anche dall'odierna toponomastica (cfr. p. 20 e 27), conferma una condizione di precarietà del popolamento nella zona meridionale (cfr. siti TAL. 14-15), che deve essere ricollegata alle difficoltà di stabilizzazione della rete idrografica. La differente densità dei resti archeologici va poi spiegata alla luce del forte richiamo esercitato nell'assetto insediativo dall'importante tracciato viario corrispondente all'attuale Stradalta.
Per quanto riguarda la cronologia, le testimonianze raccolte attestano una penetrazione romana che, avviatasi lentamente già nel corso del II sec. a.c. in probabile collegamento con la suddetta arteria stradale (cfr. pp. 22-23), si intensifica nel periodo compreso tra la seconda metà del I sec. a.C. e il I sec. d.C., epoca alla quale sono sicuramente da ascrivere 22 siti.
Nei secoli seguenti appare documentata una sostanziale continuità di occupazione, con un equilibrio numerico tra età medio e tardo-imperiale (rispettivamente 10 e 12 siti); va comunque ammessa una certa contrazione nelle modalità di stanziamento, avvenuta mediante selezione delle aree più favorevoli del territorio.
L'interpretazione dei dati raccolti in chiave funzionale e tipologica permette anzitutto di escludere l'esistenza nella zona di impianti produttivi, a differenza di quanto verificato nelle contigue aree a sud, molto più ricche di depositi argillosi).
La natura dei materiali e le caratteristiche degli affioramenti inducono poi ad operare una suddivisione tra realtà riconducibili a contesti funerari (10 siti, prevalentemente ubicati nel Comune di Talmassons) e tracce ascrivibili a strutture abitative (12 siti). Queste ultime risultano in generale contraddistinte da una consistenza dimensionale piuttosto ridotta, inferiore perlopiù ai 1000 mq; acquistano pertanto grande interesse alcune eccezioni (cfr. siti MOR.1, 5, 8, 13 e 19; TAL. 8, 12 e 13), in relazione alle quali, tra l'altro, il ritrovamento di significative associazioni di materiali (tessere musive, ceramica fine, tubuli, intonaco dipinto) lascia spesso supporre con un buon grado di attendibilità l'esistenza di ville rustiche. Le restanti 16 attestazioni note sfuggono invece ad ogni possibilità di inquadramento, a causa della mancanza di elementi caratterizzanti o della scarsità di informazioni disponibili.